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MMX: La tecnologia multimediale
MMX è una nuova architettura sviluppata da Intel per fornire direttamente le funzioni multimediali di base tramite la CPU. In pratica si tratta di una estensione della precedente architettura Intel ottenuta con l’aggiunta di 57 nuove istruzioni. Gli effetti di questa operazione potranno avere una portata piuttosto rilevante per gli utenti, sia in ambito professionale che consumer. L’introduzione di CPU MMX (le prime sono della famiglia Pentium) comporta infatti la possibilità per la CPU di gestire parte delle funzioni svolte prima da schede add-on come quelle audio (per esempio per la sintesi di musica), di decodifica MPEG, riconoscimento e compressione della voce, video conferenza ecc. Serve comunque un ridotto hardware esterno, per esempio direttamente sulla motherboard, ma in tal modo possono però essere sfruttati anche alcuni elementi standard del PC (per esempio la memoria) per le funzioni multimediali, senza costose duplicazioni.  

La tecnologia  

L’introduzione della tecnologia MMX può essere paragonata per importanza a quella avutasi nel passaggio tra le CPU 286 e 386. In quell’occasione infatti vennero fatte le ultime aggiunte al set di istruzioni prima dell’MMX. Tutti i processori 386, 486, Pentium e Pentium Pro di fatto eseguono lo stesso set di istruzioni del 386. Le 57 istruzioni aggiuntive MMX diventano quindi a tutti gli effetti una parte integrante dell’architettura Intel e i produttori, sia a livello hardware e soprattutto software ne dovranno tenere conto.  
Dal punto di vista della compatibilità hardware. i Pentium, MMX si possono inserire nei normali zoccoli per CPU Pentium, dato che hanno la stessa piedinatura, ma non è detto però che tutte le motherboard supportino la nuova CPU. Per verificare la compatibilità occorre infatti controllare la lista delle CPU supportate sul manuale della motherboard e accertarsi che siano supportate le CPU P55C (questa infatti è la sigla dei nuovi Pentium MMX mentre quella dei precedenti Pentium era P54C).  
Esistono infatti delle diversità, per esempio a livello di tensione di alimentazione del core della CPU. Mentre la tensione di interfacciamento con l’esterno dalla CPU è infatti di 3,3 V, il core funziona invece a 2,8 V (2,45 V per la versione per notebook). Anche a livello di architettura interna, i nuovi Pentium MMX offrono delle caratteristiche leggermente diverse da quelle dei Pentium tradizionali, e non solo a causa delle nuove istruzioni presenti.  
La cache, per esempio, risulta raddoppiata rispetto a quella dei Pentium, e quindi sono presenti 32 Kbyte. In pratica si tratta di un ulteriore potenziamento dell’architettura del Pentium in modo da ottenere migliori performance a parità di frequenza di clock (dal 10 al 20% secondo Intel rispetto alla tecnologia non MMX).  
Le prime versioni disponibili di Pentium MMX sono quelle a 200 MHz di clock per i desktop a 166 MHz per i notebook. Entrambe le versioni sono realizzate con tecnologia CMOS a 0,35 micron.  
Dal punto di vista della compatibilità software invece non dovrebbero sussistere particolari problemi: se i programmi disporranno delle librerie o della parte di codice per sfruttare le istruzioni MMX ricorreranno a queste per determinate funzioni, altrimenti utilizzeranno quelle normali scritte per il set di istruzioni della precedente architettura Intel e utilizzeranno le librerie e i driver delle specifiche schede e periferiche multimediali, se installate.  
Per l’utente la cosa sarà trasparente se non per le prestazioni raggiungibili. Intel dichiara infatti che le nuove istruzioni, anche se di carattere generale, permettono di migliorare le performance delle parti di programmi più critiche per applicazioni multimediali e di comunicazione.  
Secondo una stima Intel infatti queste istruzioni costituiscono il 10% del programma, ma richiedono il 90% del tempo necessario all’esecuzione.  
In sintesi, le nuove istruzioni MMX, grazie anche alla tecnica SIMD (Single Instruction Multiple Data), elaborano i dati in parallelo alle altre, migliorando l’efficienza del sistema. Sono stati aggiunti inoltre 8 nuovi registri a 64 bit apposta per le istruzioni MMX e 4 nuovi tipi di dati.  
Per interfacciare le istruzioni MMX con i sistemi operativi inoltre vengono usate le stesse tecniche adottate per l’architettura floating point, in modo da non introdurre informazioni su nuovi stati o eccezioni.  
Sempre secondo Intel, i vantaggi ottenibili in termini di performance dall’architettura MMX, in base ai dati preliminari, sono quantificabili dal 50% a 400% a seconda del tipo di applicazione.  
Sul versante del software, le operazioni per implementare le nuove istruzioni non sembrano particolarmente complesse. In pratica dovrebbe bastare da parte delle software house una modifica alla parte del codice interessato, includendo delle routine aggiornate o richiamando quelle dei driver e delle librerie che impiegano la tecnologia MMX attraverso le API. Una volta approntate queste modifiche inoltre non dovrebbe più essere necessario riottimizzare il codice in futuro.  
  

Le implicazioni  

In pratica la strategia Intel è sempre la stessa: standardizzare e scalare. Per ora infatti la tecnologia MMX viene adottata solo per le CPU Pentium, ma una volta diventata standard anche a livello di mercato, passerà anche su quelle Pentium Pro e presumibilmente anche alle successive in modo da assicurare la compatibilità con i precedenti prodotti. Le prospettive aperte dalla tecnologia MMX sono molto interessanti per gli utenti, ma ci si aspettano dei cambiamenti anche per diversi produttori. L’introduzione di funzioni multimediali di base su tutti i PC dovrebbe probabilmente costringere a un riposizionamento, in termini di prodotti e strategie, di molti produttori specializzati in schede e periferiche di questo tipo. Uno degli scenari più probabili sarà quello in cui i produttori di schede multimediali si rivolgeranno verso il segmento più alto del mercato, dove comunque sono richieste performance e funzionalità superiori a quelle ottenibili dalla tecnologia MMX, mentre tutte le macchine, anche quelle entry level, potranno disporre di funzioni multimediali grazie alla tecnologia MMX.